Business Plan, Food Cost e Engineering Menù
Business Plan, Food Cost e Engineering Menù sono gli strumenti finanziari ed economici per un controllo dettagliato sui costi della tua attività. Obiettivi, strategie, vendite, marketing e previsioni finanziarie sono fondamentali per controllare il business del tuo ristorante.
Menu Engineering
Creazione e Stesura dei Menù
• Analisi del Mercato: Studiare le tendenze, preferenze dei clienti e concorrenza.
• Selezione dei Piatti: Scegliere ricette basate su costi, complessità e servizio.
• Equilibrio e Variazione: Offrire un mix equilibrato di piatti.
• Test del Menu: Valutare la risposta dei clienti ai piatti selezionati.
Restyling e Ideazione Nuove Ricette
• Innovazione: Creare nuove ricette che rispecchiano l’identità del ristorante.
• Adattamento: Modificare le ricette esistenti per miglioramenti.
Schede Tecniche
• Standardizzazione: Preparare schede tecniche per ogni piatto.
• Costing: Calcolare il costo esatto di ogni piatto.
Standard Processi Produttivi
• Efficienza: Sviluppare processi di cucina efficienti.
• Efficacia: Definizione di Protocolli Operativi
Formazione continua e controllo qualità
• Formazione: Formare il personale sui standard operativi.
• Controllo Qualità: Implementare controlli di qualità regolari.
menù key words
L’arte del menu engineering, ovvero della costruzione del menu di un ristorante, è un’arte sottile, di cui nella maggior parte dei casi non ci rendiamo conto, ma che influisce sulle nostre scelte. Dalla scelta dei colori a quella dei materiali, dalla posizione sulla pagina alla lunghezza delle descrizioni, i ristoratori cercano sempre di farci ordinare alcuni piatti e ignorarne altri..
Triangolo magico
È quello che va dalla metà del menu all’angolo destro fino all’angolo sinistro. Ed è qui che i ristoranti mettono i piatti che ci vogliono far ordinare.
Non c’è trucco non c’è inganno…
o forse sì. I ristoratori piazzano i piatti su cui hanno un maggior margine di guadagno in cima al menu, perché sanno che sceglieremo soprattutto da lì.
La potenza dell’inconscio.
I primi due piatti di ogni sezione del menu sono quelli con i margini più alti, l’ultimo è quello meno conveniente da farci ordinare per il ristoratore. Perché? Perché sanno che a livello inconscio ordiniamo guardando in cima e non in fondo.
Largo all’immaginazione.
Le parole contano, ma non bisogna esagerare. Bisogna evitare i superlativi – non funzionano mai come “trionfo”. Accrescitivi (da piatto a piattone); diminutivi (da gustoso a gustosetto); vezzeggiativi (da morbido a morbiduccio); peggiorativo (da dolce a dolciastro).
The power of storytelling
Normalmente, anche per banali ragioni di impaginazione, tutti i piatti hanno descrizioni della stessa lunghezza. È quindi naturale che i piatti con descrizioni più lunghe ci colpiscano di più.
Material world.
Un menu rivestito in pelle o una carta più spessa possono predisporci favorevolmente verso un ristorante, perché ci spingono a pensare che presti la stessa attenzione anche ai “materiali”, agli ingredienti, dei piatti.