Il terrore: Culorva o MUOS
Si tratta di un mitico animale dei miei ricordi fantasy, rivelato tra parole raccontate e gesta di fantasie popolari, nelle affinità ancestrale della paura e dell’ignoto, pratica educativa dei canuti del villaggio. Gli uomini crescono solo se hanno paura, altrimenti rimangono solo dei bambini. Un irrefrenabile desidero di mostri, di diversità naturali che danno vita ad immagini sensoriali spaventevoli e rassicuranti. Il terrore del diverso, dello sconosciuto, dell’ignoto, del naturale non ancora catalogato nei libri scientifici, ti porta a sfidarla anche quando non esiste. Allora la immagini perché diventi terapia. Questo inumano animale è stato avvistato in quel pezzo di terra che fa da frontiera a sud dell’Italia, un posto aperto dal mare e chiuso dal MUOS (Mobile User Objective System).
Mamma li Turchi, Mamma gli Spagnoli, Mamma gli Americani, Mamma i Migranti, Mamma anche la Culorva ci voleva! La Sicilia terra di approdi, terra di quel famoso Nessuno omerico. Quindi da sempre terra di mostri. Siamo passati dai mostri mitologici a quelli tecnologici poco importa di fronte alla paura ed al terrore.
Ma la Culorva?
Io me la sono sempre immaginata con un grande culo e senza occhi. Già Cul- Orva (“orva” in dialetto siculo cieca) per l’appunto.
Lungo 10 metri, ma no che dico 15, 25, 50 …. fate voi dipende quale lunghezza vi fa più paura. Pesava più di 100 kili, ma va che dici almeno saranno stati 250 kili di cui almeno 100 kili pesava solo la testa. Non era ne femmina ne maschio ermafrodita penso.
Un mostro fluviale sdentato, al suo passaggio, agitava l’ambiente, spianando canne, arbusti, cespugli con un rumore strisciante e ventoso. L’odore era di pecora, dalla bocca sbavava un liquido verdastro corrosivo, senza occhi ne orecchie ma, come si diceva, con un grande culo. Non ho mai capito a cosa potesse servigli visto che non poteva sedersi. Aveva denti da coccodrillo per azzannare, portare morte e distruzione nelle notti da incubo dei bambini.
Qualcuno affermava che si nutrisse di essere umani, altri di animali al pascolo. Una notte sparì un’intera mandria di vacche Ragusane si disse che furono ingoiate dalla Culorba, ma i Carabinieri furono di parere diverso.
Animale mostruoso e divertente (per via sempre del suo grande culo), la Culorba, strisciava lungo la valle dell’Ippari alla ricerca di cibo ed acqua, gli uomini probabilmente non l’hanno mai visto ma notavano la sua presenta per il lungo solco che accompagnava il suo cammino.
Qualcuno l’ha sentita piangere di solitudine, la Culorba non aveva amici.
La Culorba era un mostro, forse un serpente visto che strisciava, eravamo noi nelle notti insonni e terrifiche minacciati dallo sconforto della povertà e della miseria, dalla scarsità d’acqua e di cibo, dalla felicità dell’alba di un nuovo giorno dal guaire di un cane di ritorno da una notte d’amore, la rugiada nei campi con striscianti lumache, fichi d’india a colazione.
Dopo tanti anni ho capito adesso che cosa è la Culorba. E’ l’egoismo dei popoli, la grettezza dei politici, la crudeltà della vita, senza occhi e con un grosso culo, che qualcuno garbatamente continua a chiamare fortuna.
Vellutata di Zucca con Crema di Ricotta alla Cannella
Ingredienti
- 1 kg circa Zucca Elica
- 250 gr Patate
- 1 L carota, sedano, cipolla, aromi Brodo Vegetale
- 500 gr Ricotta vaccina
- qb Cannella
- qb Burro
- 250 ml Panna Fresca
- qb Malto d'Orzo
- 100 gr Semi di zucca
Istruzioni
- Preparate il Brodo Vegetale facendo bollire Carote, Cipolla, Sedano, Patate ed Aromi con un pò di sale
- Cucinate la Zucca intera al forno per circa 60 minuti ad una temperatura di 100 gradi (la durata dipende dalla grandezza)
- Lasciatela in formo a raffreddare (vi consiglio di farlo la sera prima)
- Sbucciate la zucca e fatele a pezzetti
- In un ampia pentola mettete parte del brodo, una patata e la zucca
- Lasciate riscaldare per 20 minuti allungate con altro brodo se necessario
- Con un Mixer ad immersione frullate tutto fino a farla diventare una crema
- Usate altre patate e qualche carota del brodo per aggiustare la consistenza oppure altro brodo se dovesse risultare troppo consistente
- Infine aggiustare con sale o/e zucchero o meglio malto d'Orzo
- Passate al setaccio la ricotta
- A questo punto a voi la scelta: aggiungete un pò di panna fresca alla ricotta e del burro alla vellutata
- I grassi come sappiamo rendono i cibi più appetitosi ma meno salutari ad ognuno il suo contesto.
- Tostate i semi di Zucca in un padellino
- A questo punto abbiamo tutto per impiattare
- Un mestolo di Vellutata di zucca, un cucchiaio di crema di ricotta, una spruzzata di cannella, qualche seme di zucca tostato