La sbobba

Cucina Mediterranea

La sbobba

La sbobba! Così è stata chiamata la mia preziosa minestra  di verdure con tapioca. Questo ancora prima di averla assaggiata. Il cibo mangiato con gli occhi ancor prima di averlo assaggiato con la bocca. Siamo una cultura fatta di immagini e non di sostanza. Il piacere alimentare è un nostro diritto, ma non è un diritto acquisito, è un diritto culturale che va educato con tutti i sensi. Ma, oggi, quello della vista predomina su quello del gusto e dell’olfatto, un piatto è buono se è bello. Ma guardate la bellezza in natura dell’Amanita, della Tignosa, dell’Ovolo Malefico sono funghi velenosi e straordinariamente belli. Il cibo è un desiderio profondo fuori da qualsisia barriera inibitoria, le industrie lo sanno e ci nutrono di immagini, cibi vuoti e senza vita. Il nostro è cibo packaging. Ne sono convinto noi mangiamo molti imballaggi.
La semplicità, lontano dall’opulenza e dalla ricchezza alimentare dello spreco, spesso volgare fatta solo di estetismi, non è più piacevole perché sinonimo di povertà. La paura della povertà ha trasformato le nostre cucine in cultura dello spreco, nell’arroganza industriale del cibo, un cibo che continua a divoraci da dentro per alimentare le industrie farmaceutiche. La nostra è una economia delle guerra e della conquista, terra e corpo, come spazio politico e del profitto. Le armi ed il cibo spazzatura sono strumenti dello stesso conflitto, mentre si spara e si uccide con pallottole e missili esseri umani, si spara e si uccide cellule impazzite cresciute dall’opulenza del nostro corpo, nemici invisibili, creazioni da laboratorio industriale, inventati per alzare il PIL mondiale. La salute pubblica non interessa a nessuno, il benessere, lo star bene, non sono economicamente interessanti perché non creano conflitti e quindi interessi. La ricchezza è sempre frutto della distruzione e della morte mai della vita. La vita, semplice e naturale, economicamente sostenibile, non ha bisogno di aiuto, perché la vita sulla terra è spontanea, è un dono, è gratis.
Ecco perché il cibo che fa bene, il cibo salutare, il cibo che nutre spesso ha dei connotati negativi, non è economicamente interessante. Cosa abbiamo fatto alla nostra cultura culinaria per meritarci tutto questo? Perché la pasta integrale nei supermercati è sull’ultimo ripiano, perché  il farro integrale, l’avena, il grano saraceno non esistono a scaffale, perché abbiamo dovuto ghettizzare il cibo biologico e salutare in negozi specializzati spesso fuori dalla portata economia dei molti? Cosa è successo in questi anni, ci siamo forse distratti? Perché i nostri figli non mangiano pasta e fagioli, passate di verdure, minestroni, tutte sbobbe come se fossero delle medicine. Ma sono medicine è vero, sono medicine necessarie. Mangiate!
Ma se voglio fare festa in famiglia, non sono ancora riuscito a trasformare il würstel, le patatine fritte  e la Coca-Cola in Fave e Farro e questo succede ancora anche nella mia testa. Ma siamo impazziti? Cosa ci hanno fatto?

Minestra di Verdure e Tapioca

Semplice, genuina, proteica, leggera salutare, adatto per depurare l'organismo, aiutare l'intestino, fegato e reni. Ottima anche da un punto di vista energetico. Buona da un punto di vista del gusto. Valida in tutte le stagioni, sia calda che fredda. Burro, Olio e Formaggio, a mio parere non sono necessarie, servono solo ad arrotondare il gusto e a soddisfare la gola. Eliminateli completamente e cercate il gusto verso gli Aromi.
Preparazione 1 ora
Cottura 40 minuti
Tempo totale 1 ora 40 minuti
Porzioni 5

Ingredienti
  

  • 500 gr Verdure di stagione
  • secondo stagioni Aromi vari
  • 100 gr Tapioca
  • 50 gr Formaggio
  • qb Pepe
  • qb Sale
  • qb Olio EVO

in alternativa

  • qb Burro

Istruzioni
 

  • Non ci sono istruzioni da dare per questa ricetta, preparatela almeno tre volte la settimana, variando verdure secondo mercato e sostituendo la Tapioca con Farro, Avena, Riso integrale, Pasta corta integrale, Miglio e via dicendo.
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