Sarde a beccafico una metafora perfetta
Beccafico è un uccello canoro che vive in tutta europa, ma durante i mesi invernale si sposta sulla fascia del mediterraneo. Questi simpatici uccelli dal facile cinguettio erano uno dei piatti prelibati dei nobili siciliani potendosi permettere la supponenza di un fucile. Essendo un bene alimentare di lusso inavvicinabile per la povera gente, qualcuno pensò bene di ricopiarlo usando un succedaneo. Dalla privazione e da una semplice Sarda nacque un piatto oggi riconosciuto ed inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.
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Sarde a Beccafico alla palermitana
Ingredienti
- 500 gr Sarde
- 200 gr Pane grattugiato
- 50 gr Uva sultanina
- 50 gr Pinoli
- mezzo spicchio Aglio
- un rametto Prezzemolo
- mezzo bicchiere Aceto bianco
- uno Limone
- mezzo bicchiere Olio EVO
- qb Pepe
- qb Sale
Istruzioni
- Pulite le Sarde: squamandole, decapitandole e deliscandole, facendo attenzione di lasciare la coda
- Apritele a libretto e lavate con acqua ed aceto
- Preparate la farcia con pane grattugiato tostato, aglio e prezzemolo tritato
- Aggiungete pinoli tostati e uva sultanina precedentemente ammollata
- Salate leggermente e pepate
- Amalgamate con dell'olio d'oliva e succo di limone
- Distribuite su ogni Sarda un pò di composto ed arrotolatela su se stessa
- Sistemate gli involtini con la coda in alto su una pirofila separate da foglie di alloro
- Infornate a 180 gradi per 5 minuti
- Servite tiepide o fredde irrorandole con un pò di citronette (limone e olio emulsionati)