Zafran 2017
Di fronte al mare di Zafran non posso mentire.
Nato in Sicilia vissuto al Nord, una storia come tante. Difficile resistere al profumo del gelsomino, al candore della zagara, alla gentilezza del mandorlo, alle regalità dell’ulivo, alla possanza del carrubo.
Qui dove nascono i colori dei fichi d’India, gli ortaggi dolci e succulenti, il grano antico, forte e robusto, i legumi “aruci aruci”; qui dove la terra è generosa, il mare profuma di mare ed il sole si chiama “stiddazza”.
Per molti anni ho elogiato la fuga: adesso ho l’incontenibile desiderio di un ritorno. Professionalmente parlando sono un giovane cuoco, questa avventura è una seconda vita, un premio dopo lunghe esperienze: cucino per non morire di fame e la mia è fame di gioia.
Per questo proveremo a farvi sorridere, a rendervi sazi e felici, con la nostra sincerità, con la nostra etica del lavoro e la grazia dell’accoglienza. Di fronte al mare non posso mentire e il mare ci regala serenità anche quando è in tempesta. Parlateci perché noi abbiamo desiderio di ascolto.
Il punto di partenza.
La Sicilia isola di approdi, terra generosa di ricchezza, fantasia, biodiversità. I siciliani hanno saputo esaltare i contributi di tutte le culture che l’hanno attraversata, enfatizzando perfino le astinenze quaresimali e i divieti religiosi.
La Sicilia è stata in grado di raccogliere la migliore eredità del bacino del Mediterraneo con ingredienti e tecniche uniche al mondo.
Le ricchezze nobiliari e la povertà di contadini, pastori e pescatori, intrecciano oggi un ordito enogastronomico ricco e variegato, di grande valore biologico e nutrizionale, mentre le influenze culturali delle dominazioni contaminano cibo e parole, sovrapponendosi come in una cassata siciliana, emblema di stratificazione archeologica.
Greci, romani, arabi, normanni, angioini, aragonesi, spagnoli, francesi, perfino inglesi, compongono un mosaico gastronomico dalla policromia solare e profumata.
Biodiversità, stratificazioni sociali e dominazioni culturali permettono di affermare che la cucina siciliana è la prima cucina fusion al mondo: buona, bella e salutare.
“Di fronte al porticciolo di Donnalucata cucino ciò che il mare regala alla terra e ciò che la terra restituisce al mare”
Salvo Nicastro