“Hanno ammazzato cumpare Turiddu!”

Cucina Mediterranea

“Hanno ammazzato cumpare Turiddu!”

Turiddu: O Lola ch’ai di latti la cammisa | sì bianca e russa comu la cirasa, | quannu t’affacci fai la vucca a risa, | biatu cui ti dà lu primu vasu! | ‘Ntra la porta tua lu sangu è sparsu, | e nun me mporta si ce muoro accisu… | E s’iddu muoru e vaju mparadisu | si nun ce truovu a ttia, mancu ce trasu.

O Lola che hai la camicetta color del Latte” il siciliano è retorica metonimica, per pudore non parla mai direttamente del corpo delle donne, piuttosto il contenitore per parlare del contenuto, perché pudico e turbato.
Sei Bianca e Rossa come una ciliegia” un siciliano vede le donne a due colori il Bianco ed il Rosso.
Quando ti affacci la tua bocca è un sorriso” un siciliano o sorride o piange non conosce sfumature.
Beato colui che ti da il primo bacio” Il primo bacio è passione il secondo è gelosia.
Dietro la tua porta è sparso del sangue” un siciliano è terrorizzato dalla vista del sangue ed ama il Rosso.
E non mi importa niente se io muoio ucciso” un siciliano ha paura della morte e la sfida.
E se io muoio e vado in paradiso e non ti trovo, non ci entro nemmeno” i siciliani non credono al paradiso perché hanno la presunzione di esserci già.

Mentre io piango come un  riflesso “pavloviano”, si piango  a dirotto e so anche il perché ma non ve lo dico.

Pasta alla Carrettera

Vestito di velluto nero a coste, il gilet, fazzoletto rosso al collo e la coppola. I carrittieri cantavano nei loro lunghi viaggi sopra carretti scolpiti di memoria, gialli, rossi verdi. Dondolavano seduti a cassetta, storie d'amore e di follia. Paladini  delle trazzere e delle merci, trasportatori del passato camionisti del presente. Orlando dove sei ? Pasta alla Carrettera, se ne trovano diverse versioni, addirittura ne esiste una versione Romana con i funghi. Ma non vale la pena nemmeno commentare. La pasta alla Carrettera, e le parole non ingannano, è una pasta tipicamente Siciliana anzi della Sicilia Orientale anzi della Provincia di Ragusa anzi di Casa mia ispirata ai Carrettieri, i Camionisti di qualche hanno fa. Bianco e Rosso i colori delle due cipolle con cui ho preparato questo piatto ispirandomi all'Aria della Cavalleria Rusticana "O Lola ch'ai di latti la cammisa". Questo cibo dovrà bruciare  in bocca e nel cuore come un colpo di frusta sullo "sceccu" (asino) di un carrettiere innamorato.
Preparazione 20 minuti
Cottura 15 minuti
Tempo totale 35 minuti
Porzioni 4

Ingredienti
  

  • 250 kg Pomodori secchi
  • mezza Cipolla rossa di Tropea
  • mezza Cipolla Bianca di Giarratana
  • abbondante Basilico
  • 50 gr Ricotta Salata
  • mezzo bicchiere Olio EVO
  • tanto Peperoncino fresco
  • una manciata Capperi
  • una manciata Olive nere denocciolate
  • 100 gr Pane Grattuagiato
  • 50 gr Mandorle
  • 500 gr Penne o Spaghetti

Opzioni

  • bianca e rossa Cipolle comuni

Istruzioni
 

  • Tritate le cipolle e metteteli a stufare in poco olio
  • Nel frattempo "atturrate" (tostate) il pangrattato e le mandorle
  • Sminuzzate i pomodori secchi ottenendo in questo modo il "Capuliato"
  • Aggiungeteli alle cipolle insieme al Peperoncino
  • Aggiungiamo Capperi e Olive
  • Dopo poco cottura spegniamo ed aggiungiamo Basilico
  • Cuociamo la Pasta al dente, molto al dente
  • Tratteniamo un pò di liquido di cottura
  • In un ampia padella saltiamo la pasta insieme al condimento
  • Aggiungere un pò di liquido di cottura ed un filo d'olio
  • Impiattiamo con una grattugiata di ricotta salata ed una spolverata di Pangrattato e Mandorle tostate
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